Polizia operazione RIPA 29 novembre 2011
 


Redazione, 29 novembre 2011

OPERAZIONE “RIPA”
CAMPOBASSO. Spacciavano droga in città e nei paesi limitrofi. Eroina e cocaina. Che veniva ceduta soprattutto a ragazzini. Per questo, nella nottata tra lunedì e martedì 10 persone sono finite in manette. Sette sono rinchiuse in carcere (sei a Campobasso mentre l’unica donna è a Chieti) mentre 3 sono ai domiciliari. 25 invece gli indagati. Questi sono solo alcuni numeri dell’operazione ‘Ripa’, portata a termine dalla squadra Mobile del capoluogo in collaborazione con gli agenti delle questure di Campobasso e Pescara. Le ordinanze sono state firmate dal giudice Teresina Pepe mentre le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Campobasso, Nicola D’Angelo. L’inchiesta è partita un anno fa. Da Ripalimosani, piccolo centro alle porte di Campobasso (da qui il nome dell’operazione). Ed ha permesso di  individuare una fitta  rete di spacciatori. Questi ultimi, per l’approvvigionamento, si recavano anche ogni giorno a Scampia, quartiere di Napoli noto alle cronache per l’intensa attività di spaccio di stupefacenti.  Nel corso dell'indagine gli investigatori hanno appurato anche connessioni con il mondo dell'usura. Da quanto si apprende, pare che alcuni spacciatori e clienti fossero finiti nelle maglie di usurai locali ai quali si rivolgevano per ottenere denaro e acquistare gli stupefacenti. Gli investigatori hanno fatti piena luce anche su alcuni casi di overdose avvenuti a Campobasso di cui uno con esito mortale. La droga veniva acquistata nel quartiere di Scampia (Napoli) e per trasportarla in Molise gli spacciatori usavano la tecnica dell'ingerimento degli ovuli. Il guadagno stimato era del 300%. In alcuni casi, però, una parte di questo è stata dilapidata ai videopoker. Nelle prossime ore si svolgeranno, in carcere a Campobasso, i primi interrogatori.